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domenica 16 settembre 2007

Note sui Mondiali Master a Riccione

Dopo 10 giorni di assenza torno a chiacchierare con i miei amici di blog. Sono stati 10 giorni intensi dove il mio specifico impegno era quello di cercare di assistere al meglio i miei fantastici master. Ardua impresa in quanto le gare si svolgevano su tre differenti campi, uno a Riccione, uno a Misano e uno a San Giovanni Marigliano.
Ho fatto il possibile, sarei potuta tornare a casa dopo le mie gare, ma non me la sono sentita, un presidente di società non può abbandonare ai mondiali i suoi atleti.
Sono tutti grandi e, come si dice, vaccinati, ma i mondiali non sono una gara qualsiasi, l'emozione si sente e credo sia importante avere qualcuno che ti sostiene e che tifa per te.
Per me è stata una bella esperienza, il fatto di stare con atleti che arrivavano da tutto il mondo e di incontrare personaggi anche bizzarri, che in campo, bravi o meno che fossero , davano anche l'anima.
Betty master 90 col bastone, ma che al momento giusto lo posava e prendeva pure la rincorsa per lanciare il giavellotto, arrivava dagli Stati Uniti da sola e pernottava a Bologna perchè l'agenzia le aveva fatto, per così dire, il "pacchetto" con viaggio e albergo.
Tutti i giorni arrivava in treno al campo di gara e se ne tornava a gare finite sempre in treno. Un fenomeno davvero!
Per non parlare di padre e mamma spagnoli con bimbo di 30 giorni al seguito.
Un'indiana che aveva raccolto i soldi con colletta di sportivi, iscritta ad un'unica gara, per il ritardo dell'aereo non è riuscita a fare la conferma gara all'ora stabilita, e non è stata ammessa,
nonostante un pianto commovente, grazie alla mancanza di elasticità mentale del giudice delegato.
Nella stessa giornata per ritardo sono stati rispediti a casa più di cento atleti, uno dei quali di 99 anni, non penso sia stato facile sentirsi dire "sarà per la prossima volta..."
Anche il nostro GianCarlo Medesani ha subito la stessa sorte. Mentre veniva in macchina a Riccione a San Donà di Piave, uno esce a palla dallo stop e gli disfa la macchina e si disfa, macchina distrutta e in fiamme, ma, per fortuna indenne. prosegue il viaggio in treno, io cerco di contattare i resposabili, niente da fare, arriva all'una di notte e non lo lasciano gareggiare.
I casi eccezionali non vengono considerati, tanto i soldi delle iscrizioni sono già stati incassati, no?
Devo dire che abbiamo trovato un Hotel che consigio a tutti, HOTEL EDEN a Misano Brasile.
Il capitano si chiama Andrea è di rara simpatia, così come tutta la famiglia. Ha avuto una pazienza con noi fuori dal comune, dobbiamo fare colazione alle sette, va bene; le gare finiscono alle tre e dobbiamo pranzare, va bene; finiamo alla sera alle dieci, va bene; deve arrivare wx ma non arriva più oggi, ma dopodomani, va bene; oggi ne arrivano tre non previsti, va bene; devi fare shopping, ti danno la tessera per sconti ulteriori del 20%; ti accordi per la pensione completa, e è lui che ti toglie qualcosa, senza chiedere perchè non hai sfruttato il tutto; non credo che sia proprio normale, ma ho capito quando parlano dell'incredibile disponibilità dell'albergatore romagnolo. Non mancavano di informarsi sui risultati ottenuti e se c'era una medaglia veniva fatto l'annuncio a tutti i clienti con applausi e dolce o brindisi.
Quasi, quasi ci torno...

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