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sabato 19 luglio 2014

Bruno Sobrero ci ha lasciati


I diplomi e le medaglie vinte da Bruno con la Calvesi

di giorno rimetterò le stesse immagini come meritano di essere pubblicate
Bruno Sobrero, un vincente, un grande. Grande come calciatore, grande come master nell'atletica, grande come imprenditore, a Montecarlo ha lasciato il segno con costruzioni che ancora oggi sono un simbolo di grandiosità e bellezza.
Nel 2008 ci ha scelti come società e ci ha dedicato splendide vittorie internazionali. Stupiva per come in età "adulta" potesse riuscire a staccare nel salto in lungo, fare gli ostacoli e correre a ginocchia alte, come tanti giovani riescono a fare con difficoltà. Era conosciuto in tutto il mondo per le sue grandi prestazioni. Competitivo, con la voglia di vincere e battersi, da grande agonista non amava le gare dove c'era poca concorrenza, le maggiori soddisfazioni se le prendeva ai mondiali e agli Europei.
La nostra amicizia è nata grazie a comuni grandi amici, Betty e Silvano Pierucci, un altro atleta con la A maiuscola.
Eravamo in sintonia, abbiamo fatto lunghi viaggi insieme. Era un piacevole vanitoso, amava vestirsi di bianco e non ha mai perso l'innata eleganza che era impossibile non notare. Ti faceva venir voglia di eliminare le tute abituali e di metterti elegante per non sfigurare...
Bruno ha reagito ai problemi di salute con tutta l'energia che il fisico gli ha consentito, era arrabbiato, avrebbe voluto tornare in pista. Per rispetto ho finto di dimenticarlo, sapevo che avvisandolo di gare ci sarebbe stato male e mi sono messa in disparte sperando in un miracolo che non è mai avvenuto.
L'ultima volta che ci siamo visti, è stata a Fossano a casa sua, dove ero andata a trovarlo con un altro grande personaggio dell'atletica, Attilio Jacquemet. Ci ha accolti con la splendida moglie Giovanna e ci ha portati nel ristorante di fiducia da gran signore. In quell'occasione mi ha fatto un regalo che mi ha commossa, aveva collocato in due grandi quadri tutti i diplomi e le medaglie vinti ai mondiali e agli Europei con la nostra società, Dio solo sa quanto potesse tenerci, ma con generosità ha voluto che li portassi ad Aosta.
Grazie di tutto Bruno, per averci regalato tanti successi e per averci offerto la tua stima e la tua presenza. Ci mancherai amico nostro, Silvano e la Betty abituati alle tue visite a Recanati alla tua amicizia faranno davvero fatica ad abituarsi all'idea di non incontrarti, loro più di chiunque altro.
Marisa Belletti con Bruno agli Europei a Nyiregyhaza 2010

Bruno intervistato dalla televisione ungherese

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