sabato 20 novembre 2010

Andrea Claudio Vantini è in cielo

Mi mancheranno il suo sorriso, la sua gentilezza, la sua signorilità, la sua competenza, la sua voglia di imparare e di trasmettere ai giovani, il suo spirito di aggregazione.
Claudio sui documenti, ma da tutti chiamato Andrea, è stato un prezioso studente di mio papà, ha fatto con lui la tesi sulle "Prove multiple" ed è cresciuto alla sua scuola.
La stima era reciproca e il rapporto che Andrea riusciva ad instaurare con gli atleti, mi faceva capire quanto gli insegnamenti di papà Sandro fossero andati a buon segno.
Grande e unico allenatore di Antonella Bellutti, inizialmente grande ostacolista, eptathleta nell'atletica leggera e poi medaglia d'oro ad Atalanta e a Sidney nel ciclismo su pista.
Andrea non ha mai costretto ad allenamenti esasperati i suoi giovani atleti e i risultati sono arrivati.
Ai CDS nazionali allievi dell'octathlon a Novara, ha fermato Gabriele Moris per chiedergli se sapeva chi fosse Sandro Calvesi, che era stato il suo professore e che doveva essere fiero di portare il suo nome.
Inutile chiedersi perchè abbia deciso di lasciarci, impossibile capirlo. Rispetto la sua scelta, continuerò a volergli bene e non lo dimenticherò.

1 commento:

  1. Ciao. Io sono uno tra i tanti ragazzi che hanno avuto la fortuna di conoscere e di aver incontrato nella propria vita Andrea.
    Come Te, e come penso tutti quelli che hanno conosciuto Andrea, sono rimasto sconvolto dalla notizia della sua scomparsa.
    Anche se sono passati 25anni, dall'ultima volta che penso di averlo visto, il ricordo del suo sorriso, della sua pazienza, della sua disponibilità nell'ascoltarti, mi è rimasto impresso in maniera indelebile nella mia memoria.
    Ho conosciuto Andrea dal lontano 1977 quando mi ero iscritto nell'allora SAB di Bolzano, diventata poi NAAA. Il ricordo degli allenamenti al campo CONI di Bolzano, delle serate in palestra,dei ritiri estivi e delle trasferte in treno per le gare,dove Lui era sempre presente, sono ben impresse nei miei ricordi più belli della mia giovinezza e della mia adolescenza.
    Ricordo che in quegli anni si era formato un bel gruppo affiatato di ragazzi e ragazze che , grazie anche al Suo contriubuto, ci aveva insegnato ad amare l'atletica leggera.
    E' grazie a Persone come Andrea che molti giovani si sono avvicinati allo sport dell'atletica leggera e di questo anch'io glie ne sarò sempre riconoscente.
    Con queste mie poche parole, ho voluto dare il mio piccolo contributo, nel far sapere che persona Speciale fosse stato Andrea.

    Ciao Andrea e grazie.

    Alessandro 68

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