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venerdì 20 marzo 2009

L'avventura di Artù finita bene..



Tante volte sul mio blog ho pubblicato fotografie dei miei animali, perchè fanno parte della mia vita. Odio con tutte le forze le persone che fanno loro del male e gli uomini-animali che sono animali per il brutto uso comune che si da alla parola.
Ieri il forte vento ha spalancato il cancelletto di recinto del mio prato Eddy è tornato da Roma e ha trovato Lotti fuori e di Artù nessuna traccia. Mi ha telefonato ed io mi sono precipitata a casa e ho cominciato a cercarlo con un'angoscia terribile. Dopo ore di ricerche con una pila al buio ho dovuto arrendermi. Ho chiamato Alessandro Mosca, veterinario e cugino, che si è messo in contatto col canile e ha avvisato le persone che potevano essere utili. Ho veramente immaginato qualunque cosa. E' abituato solo a casa. A Saint Christophe in certi momenti il traffico è pesante e neanche lento. Ha la sua pappa, ha il suo divano, la sua coperta, i suoi giocattoli, le sue abitudini. Non ci vuole molto a prenderlo e farlo sparire. Ammetto di avere pianto come mi capita di rado. E' di Pilar il piccolo Artù, come glielo avrei detto?
Notte bruttissima nella speranza di sentirlo abbaiare, ma niente.
Questa mattina mi è arrivata la telefonata di Alessandro del ritrovamento di un cavalier king che avevano portato al canile. Eddy e io siamo letteralmente volati a prenderlo. Era in una grossa gabbia e come ci ha visti è impazzito, ha cominciato a "parlare" in una lingua insolita, con la coda che andava a mille.
Era stato ritrovato davanti a casa da una signora che non riusciva ad allontanarlo. La legge impedisce per la privacy di dare il nominativo di questo angelo per cui non ho nemmeno la possibilità di dimostrare la mia gratitudine, che ho potuto dimostrare al canile.
Ecco nelle fotografie Artù tornato a casa, cerca di starmi sempre in braccio e dimostra di offendersi se lo tolgo per metterlo sul divano. Credo che lo spavento a stare di notte fuori se lo sia preso anche lui..

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