|
Catherine e il fratello soddisfattissima dopo la Turin Marathon fotografata da Edy Dalle |
Catherine Bertone, un nome, una garanzia. Ci ha abituati bene, troppo bene, il suo obiettivo dopo i mondiali in Colorado di corsa in montagna ed essere stata la migliore italiana, era di far bene alla Turin Marathon. Obiettivo non solo raggiunto, ma andato addirittura oltre con un record valdostano migliorato da 2h34'24" del 2013 a 2h32'46"! Catherine si è permessa il lusso di arrivare 4^ dietro alla keniana (una keniana non manca mai...) alla Incerti e alla Toniolo e tagliare il traguardo prima della Quaglia.
La capisci Fidal, che a questo punto per essere convocata in nazionale non è Catherine a dovere dimostrare ancora qualcosa e a dover dare prove di efficienza, ma sono le altre atlete che devono dimostrare di essere più forti di lei?
Catherine ha lavorato scrupolosamente, ha risolto i problemi fisici con la tecnica del mitico posturologo Vincenzo Canali attuata da Vincenzo Di Ceglie, ha seguito con la solita precisione e il solito impegno i programmi di Roberto Rastello, ha sempre trovato il marito Gabriele Beltrami pronto ad aiutarla negli allenamenti e in casa, ha potuto contare sulla collaborazione dei colleghi in ospedale che le hanno permesso di fare le notti per darle la possibilità di allenarsi di giorno. Catherine è una grande macchina da corsa, leggerissima, determinata, pronta a qualunque sacrificio, che riesce a sorridere sotto sforzo proprio perchè è nata per correre e ferma è difficile vederla... Per vederla ferma bisogna intercettarla a tavola, altrimenti è tempo sprecato.
Sono passati 20 anni dalla sua prima Maratona e Catherine ci teneva particolarmente a fare una bella gara a Torino, la terra dove abita suo padre. Catherine è al settimo cielo e davvero e giustamente, molto soddisfatta.
|
René coccolato dai suoi sostenitori... |
René Cuneaz, considero abbia fatto una grande gara, non perchè abbia fatto il personale, no, questo non è successo, ma perchè è partito per quello che doveva essere l'appuntamento più importante della stagione con grosse difficoltà, fisiche e psicologiche, e ha reagito come solo i grandi atleti del suo calibro riescono a fare. Un problema muscolare trattato bene da Vincenzo Di Ceglie, tanto è vero che ha potuto correre la maratona, ma il tempo per risolvere al 100% non c'è stato e la scomparsa del nonno materno di solo tre giorni fa sicuramente non l'hanno aiutato.
Bravo René, hai tutta la mia ammirazione, anche tu come Catherine sei un esempio per tutti, grande come uomo e come atleta.
René ha ottenuto un bellissimo 8° posto con il tempo di 2h22'49 e il 2° posto tra gli italiani.
René è "Calvesi", ma in prestito all'amico Giorgio Rondelli al Cus Pro Patria Milano.
Una giornata da scrivere per la nostra società e per l'atletica valdostana...
Sono in attesa di ricevere altre foto delle premiazioni...
|
René raggiante all'arivo... |